investimenti redditizi: l’errore tipico da evitare
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Parlando del basket NBA, gestione attiva dei fondi, potenza del marketing, di come (NON) scegliere un investimento…
…ma soprattutto di come fare in modo che i vostri diventino statisticamente investimenti redditizi!
Se vi è almeno una volta passato per le mani un prospetto informativo di un qualche tipo di investimento, leggendo in basso e andando oltre alle belle frasi e grafici colorati sicuramente avrete notato una frase che recita più o meno così: “I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri\attesi”.
La frase è semplice, può sembrare ovvia, ma racchiude un mondo di giudizi e pregiudizi, strategie commerciali e false credenze… perché anche se quella frase viene sempre riportata, gli investitori nelle proprie scelte non la tengono MAI in considerazione!!
Oggi parliamo di questo, ma prendendola un po’ alla lontana… iniziamo dalla NBA americana e dalla leggenda della “mano calda”, o “hot hand”! La mano calda è quel fenomeno che i commentatori e gli appassionati di basket attribuiscono ai giocatori che realizzano una serie consecutiva di canestri senza sbagliare. Un po’ come dire che un giocatore è “in splendida forma”, ma intendendo una situazione più “mistica” e temporanea, per cui modificare gli schemi in corso d’opera e passare la palla al giocatore con la mano calda è addirittura da alcuni considerata una buona strategia; come a dire che se ha fatto 4 canestri di seguito è più probabile che ne segua anche un 5!
L’accademia ha voluto studiare il fenomeno, con un approccio meno leggendario e più concreto: già nel 1985 una pubblicazione di Amos Tversky, Thomas Gilovich, and Robert Vallone affronta il tema smentendo, dopo una serie di test, la sussistenza di tale credenza. Koehler e Conley nel 2003 sono tornati sull’argomento esaminando le realizzazioni dei campioni dell’NBA durante le partite nel corso degli anni, arrivando più o meno alle stesse conclusioni dei precedenti: i canestri sono questione di talento, e farne più o meno del solito è più dettato dal caso che non dalla mano calda!
Bene bene, adesso arrivano i consigli utili! Quindi prima di proseguire chiedo il solito favore: condividete questo articolo e aiutate la cultura finanziaria a diffondersi…
Nel mondo degli investimenti le persone troppo spesso si comportano adottando un atteggiamento simile a quanto detto per lo sport: investono nei settori o nei titoli che stanno andando “alla grande”, magari citati anche nei giornali o in TV, senza considerare che quando questi sventurati si decideranno ad entrare sul mercato – ovvero quando ormai tutti già ne parlano – il treno sarà già arrivato in stazione! Ciuff ciuff!!! E’ già l’ora di salire su un’altra carrozza!!!
Credere alla persistenza delle performance dei fondi a gestione attiva è tendenzialmente SBAGLIATO!
Ma allora qual’è la ricetta giusta?
L’unica cosa saggia da fare per avere investimenti redditizi è selezionare i prodotti migliori in base ai propri orizzonti, obiettivi e volatilità storica, inserirli in giusti segmenti di rischio, ed attendere restando fedeli al piano iniziale; continuare a saltellare da una posizione all’altra vi farà soltanto del male.
Dei 631 fondi azionari attivi che risiedevano nel “quartile superiore” (quindi quelli con le migliori performance) a Settembre 2014, solo il 2,85% è riuscito a mantenere la sua posizione di successo confermandosi alla fine di Settembre 2016.
Il marketing potrà dire quello che vuole ma le statistiche confermano che anche in finanza la mano calda non esiste. Il resto è FUFFA!
Chi volesse approfondire ulteriormente può andare a leggere un rapporto chiamato “Persistence Scorecard” che S&P Index pubblica periodicamente; in questo documento vengono confrontate le performance dei fondi nei vari anni scaricandolo QUI.
Per avere una VALUTAZIONE del VOSTRO portafoglio di investimenti da una voce super partes che misuri la qualità ed il rischio intrinseci, può dare una occhiata al mio servizio di checkup.
Potremo evidenziarne i costi impliciti ed il rendimento che REALMENTE potete attendervi, e capire se i vostri sono veramente “investimenti redditizi”.