Corona Virus e Investimenti: che fare?
Ebbene sì, siamo in pieno panico “epidemico”, i mercati hanno già subito un ribasso deciso di almeno un 15% ed in molti si chiedono cosa sia giusto fare. Vendere tutto? Restare fermi? Modificare l’assetto dei portafogli?
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Iniziamo con lo sfatare i luoghi comuni…
Ogni volta che c’è un calo delle quotazioni molti iniziano a dire “…ma stavolta è diverso”, mentre poi, inevitabilmente, le dinamiche di crollo, rimbalzo e ripresa sono sempre le stesse da quasi un secolo!
Certo, negli ultimi 10 anni di cose ne sono cambiate: i vari settori sono tutti estremamente correlati e il semplice alternare azioni e obbligazioni non basta più a proteggere i nostri risparmi; inoltre i cali sono violenti e rapidi e non danno neppure il tempo di alleggerire le posizioni.
Ciò nonostante ad ogni calo è seguito un rimbalzo ed una ripresa, e generalmente nel giro di pochi mesi.
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Andando un po’ più nel dettaglio, la storia dei mercati dimostra che essi sono più che vaccinati contro le epidemie! Non ci credete? Guardate l’immagine qui sotto
la storia dei mercati dimostra che essi sono più che vaccinati contro le epidemie!
… nel 1994 con la peste polmonare, 2003 con la Sars, nel 2006 con l’aviaria e via discorrendo, fino ad arrivare a questo Corona Virus. Ad ogni calo è seguito un rialzo estremamente significativo, che dovrebbe suggerirci solo una cosa:
E’ d’altronde ovvio che non ci sia mai una progressione lineare: le flessioni (e persino i crolli) sono cicliche. Anche senza contare le epidemie, gli anni dal 1999 a oggi sono stati costellati da eventi drammatici: la crisi della new economy, l’attentato terroristico alle Torri Gemelle, la guerra dei dazi e così via… ciò nonostante ad ogni storno è seguito inevitabilmente un rialzo! Del resto questa non è teoria, ma una semplice constatazione di fatti verificabili.
La conclusione?
Un concetto molto semplice, ma al tempo stesso fondamentale: i mercati tendono a crescere.
Esistono spinte strutturali quali l’evoluzione tecnologica e la ricerca continua di maggior benessere grazie alle quali nel lungo periodo l’economia mondiale nel suo complesso tende a svilupparsi. Ovviamente è chiaro che nel breve periodo si può andare incontro a eventi negativi e a un’elevata volatilità.
Da un punto di vista pratico però cosa dovreste fare?
Beh quello che se avete un bravo consulente finanziario state già facendo da anni:
- mantenersi ligi ad una pianificazione di medio-lungo periodo
- assicurarsi di avere un portafoglio sufficientemente diversificato e privo di rischi specifici
- tenere a freno l’emotività, andando contro l’istinto: invece di vendere, stare fermi o ancor meglio comprare a più riprese proprio nelle asset class più dolorosamente provate dagli storni
Attenzione anche all’overconfidence
Sentirsi in grado di prevedere gli andamenti può portare più problemi che benefici. Ad esempio vendere tutto con l’idea di rientrare una volta superata la tempesta porta generalmente a grossolani errori di timing che rischiano di lasciare sul piatto fino ad un 10% della torta. Lo scorso lunedì 2 Marzo 2020 ne è un chiaro esempio: il rimbalzo più forte della borsa americana dal 2008 giunto 3\4 giorni dopo il calo più forte della borsa dal 2008. Chi avrebbe mai potuto prevederlo, e chi potrebbe mai avere la prontezza di uscire e rientrare a questi ritmi, soprattutto operando con fondi o anche con ETF?
Se avete un buon consulente finanziario affidatevi alla sua guida! Se ancora non lo avete, è il momento giusto per guardarvi intorno.
Vi rammento che per qualsiasi domanda potete contattarmi senza problemi, e per chi volesse valutare la qualità dei propri investimenti in essere, date una occhiata al mio servizio di check-up.
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